Il rosmarino non capisce l’inverno

Ho letto “Il rosmarino non capisce l’inverno” di Matteo Bussola e pubblicato da Einaudi, a settembre 2022; lo so perché sono abituata, ogni volta che termino di leggere un libro, ad annotare nella prima pagina luogo, data e la mia firma. Che sappiano, i posteri, che ho letto anche io questo libro!

A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di avere soffocato la propria? Di non essersi mai davvero prestata ascolto? Cos’hai pensato, tu, la mattina o il pomeriggio o la notte in cui, per la prima volta, lo hai capito?

“Il rosmarino non capisce l’inverno” mi è piaciuto moltissimo, tanto che non sono riuscita a fermarmi di leggerlo e a chiudere la luce per mettermi a dormire e l’ho letto tutto d’un fiato, terminandolo a tarda notte. La mattina successiva ero uno zombie, però soddisfatto.

Il titolo di ogni capitolo ha il nome di una donna, ognuna con la propria storia che si intreccia in qualche modo con quella delle altre. Storie comuni di donne comuni, “reali” come possiamo esserlo noi che viviamo nel mondo vero e non tra le pagine di un romanzo. C’è chi trova l’amore in tarda età, chi è malata, c’è una ragazza che non vuole figli, una sedicenne che si innamora della sua migliore amica, una vedova che scrive al marito… “Fragili e forti, docili e crudeli inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte se stesse […]. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell’inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici.”

Matteo Bussola è un uomo che scrive magnificamente di donne. Leggetelo.

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